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Furocumarine e rischio melanoma: cosa sappiamo

Le furocumarine, composti chimici presenti in numerose specie vegetali come agrumi e sedano, sono note per la loro capacità di fotosensibilizzare la pelle attraverso l’interazione con la radiazione ultravioletta (UVR). Questo fenomeno è stato associato alla proliferazione delle cellule di melanoma in applicazioni topiche. Partendo da queste premesse, un gruppo di ricercatori tedeschi ha indagato se l’assunzione alimentare di furocumarine possa costituire un fattore di rischio per il melanoma.

Nel 2025 hanno pubblicato su Nutrients una revisione sistematica che ha raccolto e analizzato i risultati di 19 studi epidemiologici per approfondire questa ipotesi. Sebbene l’eterogeneità metodologica non abbia consentito una meta-analisi, l’analisi qualitativa ha evidenziato prove moderate a favore di un possibile aumento del rischio di melanoma cutaneo associato a un’elevata assunzione di furocumarine. Tuttavia, il quadro complessivo resta ancora frammentario.

In conclusione, la revisione pone l’accento sull’urgenza di condurre studi più accurati, in grado di integrare dati dettagliati su dieta ed esposizione solare, per chiarire meglio il potenziale rischio associato alle furocumarine alimentari. Nel frattempo, i medici potrebbero incoraggiare i pazienti a considerare con attenzione l’interazione tra alimentazione, esposizione al sole e salute della pelle, soprattutto nei soggetti a rischio elevato di melanoma.

Nutrients17(8), 1296. https://doi.org/10.3390/nu17081296

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